

Colombia: Uribe resta ai domiciliari, respinto il suo ricorso
Nessuna violazione dei diritti fondamentali dell'ex presidente
Il Tribunale superiore di Bogotá ha respinto la richiesta di sospensione della detenzione domiciliare presentata dalla difesa dell'ex presidente della Repubblica, Álvaro Uribe Vélez, condannato in primo grado a 12 anni di carcere per i reati di frode processuale e corruzione in atto penale e sottoposto a questa misura cautelare da venerdì scorso. Lo rende noto il sito del quotidiano colombiano El Tiempo. "Non decretare la misura provvisoria richiesta dall'avvocato del cittadino Álvaro Uribe Vélez. Comunicare all'attore e al suo legale questa decisione con il mezzo più rapido ed efficace, e avvertire che non sono ammissibili ricorsi contro di essa", si legge nella sentenza del giudice Rogeles Moreno secondo il quale "per il momento non si rileva alcuna irregolarità di tale portata da ritenere una rilevante lesione dei diritti fondamentali del predetto". Il Tribunale superiore di Bogotá ha dunque determinato che Uribe rimarrà agli arresti domiciliari in attesa dell'appello che la sua difesa presenterà entro la prossima settimana.
N.Neumann--VZ