

>>>ANSA/Robbie Williams incanta Trieste e si incorona 'the king'
Uno show di musica e intrattenimento per l'unica tappa italiana
(di Alice Fumis) Il suo sogno, lo confessa, è diventare "il migliore intrattenitore del pianeta". "Michael Jackson sognava di diventare il re del pop" e "lo è diventato". "Ma io per me ho deciso di diventare il re dell'intrattenimento". Detto fatto. Robbie Williams al Nereo Rocco di Trieste è veramente "the king". Irrompe sul palco sulle note della nuovissima Rocket indossando una tuta spaziale-futuristica bianca e nera, cifrata con le iniziali RW. Porta gli occhiali da sole, attorno a lui tanti microfoni. Un vero divo che in men che non si dica si ritrova in cima alla scenografia per calarsi dall'alto, a testa in giù, e dare inizio allo show con Let me Entertain you. Una carica di energia. Subito il saluto al pubblico "Ciao Trieste". Un po' è musica, un po' è ballo, un po' è a tu per tu con i fan. Il palco, di 62 metri, è tutto suo con la carrellata di successi che mettono d'accordo intere generazioni, dalle teenager degli anni 90 alle loro figlie anni 2020. L'ex Take That dei record, lo showman dal passato turbolento, offre due ore di spettacolo puro nell'unica tappa italiana del suo Britpop tour 2025. In oltre 28mila sono arrivati a Trieste da più di 80 paesi: lo stadio è sold out. E lui, one man show, accompagna uno a uno in un viaggio nel passato, con Strong e le altre, alternando canzoni a battute irriverenti. Ce n'è anche una sulla pasta mangiata in Italia che ora fa scherzi alla digestione. Il tutto mentre è avvolto in un boa rosa shocking per cantare la New York, New York di Liza Minelli. E poi da uomo di spettacolo Robbie diventa intimista: dedica Love my life ai suoi affetti e prende in prestito My Way da Sinatra, per raccontare che ormai è cresciuto e la vita è cambiata: la madre soffre di demenza, il padre ha il morbo di Parkinson. La suocera sta lottando, lottando, lottando contro le malattie che la affliggono. E' un continuo interagire con il suo pubblico, a cui chiede di ricordare le parole delle canzoni più difficili o di intonare con lui Come Undone. Robbie non si ferma mai e passa da una canzone all'altra: Feel, Millennium, Something beautiful e cover come Ymca e Sweet child of mine. C'è spazio anche per la Relight my fire, hit con i Take That, cantata dal palco in mezzo al prato. E poi arriva il momento di She's the one, che vorrebbe dedicare a una ragazza in prima fila, Chiara, ma ha vent'anni, "troppo giovane per lui che ne ha 51", scherza, e allora la dedica alla madre, che le sta accanto. Un ritmo serrato della sua idea di intrattenimento a 360 gradi. Si chiude con Angels, lui è al centro del palco vestito di bianco. Le paillettes illuminano il bavero della giacca. Tutto lo stadio è con lui. Il gran finale è il suo esordio. L'inizio del sogno di chi voleva diventare il più grande intrattenitore del pianeta e forse ci è riuscito. Il concerto di ieri sera si inserisce nel cartellone di Go!2025&Friends, la rassegna promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia a supporto di Go!2025 Nova Gorica - Gorizia Capitale europea della cultura 2025. L'evento è organizzato con Fvg Music Live e VignaPr, in collaborazione con PromoTurismoFvg e il Comune di Trieste.
N.Becker--VZ