Borsa: Europa contrastata, future Usa positivi, Milano +0,9%
Fiducia dopo l'accordo preliminare tra Usa e Cina sui dazi
Cauta fiducia tra le principali borse europee all'indomani dell'accordo preliminare tra Usa e Cina sui dazi, positivi invece i future americani. Nel Vecchio Continente pesano gli indici Ifo contraddittori della Germania, con la fiducia delle imprese in rialzo a 88,4 punti, ma il giudizio sulla situazione economica attuale in calo in ribasso a 85,3 punti. Milano (+0,9%) e Madrid (+0,6%) si confermano le migliori. Gira in positivo Londra (+0,1%), cedono invece Parigi (-0,15%) e Francoforte (-0,05%). Si porta in parità il greggio (Wti -0,03% a 61,48 dollari al barile), mentre scivola il gas naturale (-2,3% a 31,3 euro al MWh) a causa del clima più mite e ventoso, che agevola gli stoccaggi, evitando di bruciare gas per produrre elettricità. Deboli l'oro (-0,17% a 4.030 dollari l'oncia) e il dollaro a 85,84 centesimi, 152,6 yen e 74,9 penny, mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi si assesta a 77,6 punti, con il rendimento annuo italiano in calo di 1 punto al 3,4%, quello tedesco in rialzo di 0,3 punti al 2,63% e quello francese in ribasso di 0,3 punti al 3,43%. In calo i farmaceutici Ucb (-3,45%), Roche (-2,47%), Novartis (-1,6%) e Recordati (-0,7%). In campo petrolifero riduce il calo TotalEnergies (-0,95%) e sono poco mosse Shell (-0,15%), Bp (-0,1%), mentre gira al rialzo Eni (+0,1%). Difficoltà per gli automobilistici Renault (-1,%) e Ferrari (-0,65%), mentre risale Stellantis (+0,21%). Si confermano brillanti i produttori di semiconduttori Asm (+2,1%), Asml e Infineon (+1,5% entrambi), mentre rallenta Stm (+0,3%). In ordine sparso le banche, con l'allungo solitario di Mps (+3,85%) alla vigilia dell'assemblea di Mediobanca (+1,32%) per il rinnovo del cda. In rialzo anche Unicredit (+2,3%), Bper (+2,1%) e Intesa(+1,7%), mentre cedono Credit Agricole (-0,65%) e SocGen (-0,45%).
A.Wolf--VZ